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«Non
pretendo di scrivere la storia del fascismo: io narro solo alcuni episodi
legati alla mia vita...
Il fascismo che io descriverò è il fascismo che ho visto sorgere,
progredire, affermarsi... oggi ciascuno di noi porta con sé non solo idee
ma anche e soprattutto passioni.
Noi possiamo offrire la nostra testimonianza e le nostre impressioni: agli
altri, il giudizio».
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In ventidue
capitoli, brevi ma ricchi di informazioni, Emilio Lussu con un tono dolente
e sarcastico insieme racconta ciò che ha visto e subíto dal 1919 al 1929,
anno della sua avventurosa fuga da Lipari con Carlo Rosselli e Fausto Nitti:
il sorgere e il dilagare del fascismo, soprattutto in Sardegna, manovre
politiche, agitazioni di piazza, figure camaleontiche e macchiette popolari.
A cominciare dai questori, giornalisti, deputati, professori, sindacalisti
voltagabbana, descritti da Lussu nel loro tragico spessore.
Un documento imprescindibile rivolto in particolare
alle nuove generazioni, che testimonia del contesto nazionale e delle sorti
dell'Italia nel decennio di maggior abbrutimento civile della nostra storia
e che rivela la forza di chi ha lottato fino all'ultimo, anche negli anni
del dopoguerra, per una sinistra democratica.
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