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Dice un manifesto di
giovani nati e approdati all'esistenza contorta dopo il boom degli anni '70:
«La rivoluzione sessuale ci ha lasciato il divorzio, l'Aids, l'herpes,
stupri all'ordine del giorno… Al posto dell'esplorazione della sessualità
c'è rimasto il caos sessuale.
Facciamo ancora sesso, ma non ci innamoriamo più…
Siamo meno prevenuti e meno sessisti di ogni generazione precedente, eppure
i sondaggi dimostrano, stranamente, che siamo facilmente soggetti al
bigottismo…
La nostra attenzione è rivolta più al futuro che al passato – siamo
stanche di tutto questo schifo di nostalgia 'retrò'» (cfr. S. Mizrach, Manifesto
X, Ed. Theoria).
In questo panorama di giovani in ricerca di motivazioni vere per scrivere in
maniera originale l'esperienza 'mitica' dell'amore si colloca questa lettera
dei coniugi Zattoni-Gillini.
Essi, nel pieno della loro intensa esperienza d'amore e della loro
conoscenza approfondita del disegno di Dio e della ricchezza umana, affidano
ai cuori di giovani disposti a «uscire dal gruppo» o meglio, ad essere «signori
del loro castello», una lettera provocatoria, latrice di un progetto non
solo umano che rimane sempre sconvolgente da ogni punto di vista: l'amore
tra uomo e donna.
Gli autori
Mariateresa Zattoni, consulente e formatrice,
insegna presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su
Matrimonio e Famiglia. È autrice di numerose pubblicazioni, molte delle
quali scritte con il marito.
Gilberto Gillini, consulente e formatore,
insegna presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su
Matrimonio e Famiglia. È autore di numerose pubblicazioni, molte delle
quali scritte con la moglie
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