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Esiste un "mistero di Torino"?
Cosa nasconde la città della Sindone e dell'autoritratto di Leonardo, dei tecnici della Fiat e dei
satanisti, di san Giuseppe Cottolengo e del re lussurioso e scomunicato?
Prediletta da Nostradamus, ospita la più grande raccolta di mummie e libri egizi, eccitava Nietzsche e ispirava a De Chirico la sua pittura metafisica... L'enigma di questa "strana metropoli" è indagato nel libro da due autori diversissimi per età, opinioni, formazione, che raccontano le atmosfere e i personaggi di Torino, sempre sorprendente, a volte inquietante, da due opposte prospettive - cattolica e laica - che a volte si scontrano e a volte si mescolano.
La città sabauda diviene così metafora del mondo, luogo geografico e spirituale dove luce e ombra, peccato e grazia convergono e si sfidano a duello. Sullo sfondo, il paradosso di Umberto Eco: "Senza l'Italia, Torino sarebbe più o meno la stessa. Ma senza Torino, l'Italia sarebbe molto diversa".
L'autore
Vittorio Messori (Sassuolo 1941) è autore di numerosi libri tradotti in tutto il mondo, da Ipotesi su Gesù (più di un milione di copie vendute solo in Italia) a Rapporto sulla fede, la prima intervista della storia a un prefetto dell'ex Sant'Uffizio, il cardinale Joseph
Ratzinger.
Dei suoi libri pubblicati da Mondadori ricordiamo: il suo colloquio con Giovanni Paolo
II, Varcare la soglia della Speranza (1994), uno dei maggiori best seller dell'editoria mondiale; con Leonardo Mondadori Conversione(2002); con Aldo
Cazzullo, Il mistero di Torino (2004). Giornalista,
collabora al "Corriere della Sera".
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