Patrick Leigh Fermor è la massima approssimazione all’archetipo del viaggiatore di cui disponga il nostro mondo. E il suo libro esemplare è dedicato a un luogo: Mani – così si chiama un dito del Peloponneso, magnifica e strana propaggine che si distacca dal resto della Grecia per la sua natura aspra e allucinatoria e per la sua storica inaccessibilità. Quasi sempre a piedi, e per anni (come il suo grande amico, Bruce Chatwin), Leigh Fermor ha percorso la parte estrema del Peloponneso, descrivendone i p
aesaggi fascinosi, quasi lunari, facendone rivivere, con vena felice di narratore, storie, leggende e personaggi, insegnandoci a viaggiare simultaneamente nel tempo e nello spazio, e trasmettendoci un germe benefico: quello del nomadismo.
L'autore
Patrick Leigh Fermor è nato nel 1915. Nel 1933 ha compiuto il suo primo grande viaggio a piedi da Londra a Istanbul, poi descritto in A Time of Gifts e Between the Woods and the Water. Nel 1942 è stato paracadutato a Creta, dove, travestito da pa
store, ha organizzato la resistenza sull’isola, spingendosi a rapire di persona il generale Kreipe, comandante tedesco dell’isola. Dalla fine della guerra vive prevalentemente a Kardamili, nel Peloponneso, in una casa da lui stesso progettata.
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