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Una
letteratura 'mistica' e molto accessibile delle parabole, capace di renderle
sperimentabili nel loro significato più profondo
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L’opera di Adrienne von Speyr (1902-1967), mistica Svizzera, è molto
vasta. A valorizzare ed editare i suoi lavori fu Hans Urs von Balthasar che
strinse con lei un rapporto di profonda amicizia e straordinariamente
fruttuosa collaborazione.
Da ragazza ella lottò per diventare medico e prendersi cura del prossimo.
L’incontro con il teologo nei primi anni della seconda guerra mondiale
favorì il suo ingresso nella Chiesa cattolica. Successivamente ricevette
numerose “grazie mistiche” incentrate sulla rivelazione della grandezza
di Dio e sull’enormità del suo amore attorno l’incarnazione di Cristo.
A sua volta si sforzò di far conoscere il contenuto della sua esperienza di
Dio dettando brevi e puntuali spiegazioni dei libri della Bibbia.
Nell’opera che viene presentata, Adrienne spiega le parabole di Gesù.
Ella non ricorre alla filologia o alla sociologia, cerca bensì di
interpretare le parole del Maestro di Nazaret nella luce dell’eternità.
Perché di questo vuole parlare Gesù: della generosità eterna di Dio che
egli è venuto a rivelare e a lasciare in eredità ai discepoli nel dono
dello Spirito.
Le parabole acquistano, di conseguenza, una profondità nuova, sono
un’anticipazione dell’Eucarestia e della vita eterna.
Una lettura sorprendente nel ricordo di un genio femminile donato
all’umanità e alla Chiesa. Adrienne
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