Ferdinando
Azzariti
Adhocrazia. Sviluppo economico e competitività d'impresa
Adhocrazia è un termine "antico" e, nel
contempo, moderno. Antico perché espresso più di vent'anni fa da Henry
Mintzberg, indicando le modalità organizzative delle imprese di rispondere
sempre meglio e più rapidamente alle esigenze del mercato. Moderno poiché
potrebbe essere riletto come la gestione rivolta all'imprevedibilità, alla
flessibilità e alla cultura dei compiti, che si contrappone alla cultura
burocratica, con un approccio costruito anche sulla dimensione del project
management.§
Adhocrazia assume dunque un doppio significato: da un lato seguire
l'evolversi dei cambiamenti (in tempi di caos) e dall'altro sviluppare una forte
progettualità, un senso della direzione, una strategia a cui tendere, non solo
con più flessibilità o velocità, ma con strutture più idonee alla
competizione del terzo millennio.
Questo Rapporto sul VI Salone d'Impresa fornisce i dati e le esperienze maturate
nell'edizione 2008, presentando esempi di imprese, imprenditori e manager con
caratteristiche particolari, affrontando il tema delle competenze, della
tecnologia che cambia repentinamente, di nuovi metodi di comunicazione, di
coaching, di internazionalizzazione, di migrazioni e connessioni, di retail
management, di distretti.
Non sono presentati però solo scenari e strumenti. La piccola impresa -
sostiene Ferdinando Azzariti sulla base di una ricerca condotta su 250 pmi del
Nord Est insieme a Cisco Italia - è il luogo ideale per realizzare appieno la
configurazione "adhocratica", solo se saprà cogliere il passaggio da
un'"economia dell'esperienza" ad una più adeguata "economia
della conoscenza".