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«Il procedere
inesorabile delle generazioni
sta riducendo il numero dei testimoni
ancora in vita; essi sono come tali insostituibili,
ma la loro lezione non deve andare perduta.
Le loro voci possono e devono essere tramandate,
bisogna renderle inattaccabili di fronte
agli “assassini della memoria”.»
Questo libro riporta
23.826 nomi di deportati politici italiani, con le date e i luoghi di
nascita, di arresto, di detenzione, di liberazione o di morte.
Ogni scheda riassume la
tragedia individuale delle decine di migliaia di italiani, uomini e donne,
che tra il 1943 e il 1945 furono deportati per motivi politici nei Lager
nazisti.
Tragedie individuali che il lavoro degli storici ha ricomposto e
analizzato per ricostruire l’universo della deportazione politica: dai
primi italiani destinati a Dachau o Mauthausen, quando l’Italia
monarchico-fascista era ancora un fedele alleato della Germania di Hitler,
ai militanti antifascisti arrestati tra l’ottobre del 1943 e il marzo del
1944; dai partigiani e fiancheggiatori della Resistenza, ai rastrellati,
capitati per caso in mezzo ad azioni di controguerriglia; dai responsabili
di infrazioni alle norme in vigore sotto la RSI o nelle zone direttamente
controllate dal Terzo Reich, ai detenuti per reati comuni messi a
disposizione dell’occupante dal governo di Salò.
Per tutti un’unica sorte: finire nel sistema concentrazionario nazista per
morire o per uscirne feriti per sempre.
Il libro dei deportati è un’opera unica che unisce le testimonianze,
conservate negli anni dall’Associazione Nazionale Ex Deportati, dagli
istituti di ricerca sparsi sul territorio italiano e dai singoli, al rigore
della ricerca storica sugli archivi.
Il volume sui
deportati politici prosegue il lavoro iniziato con Il libro della memoria,
che riporta i nomi e le storie degli ebrei deportati.
Queste opere sono cantieri della memoria e della storia in continuo
divenire, il cui duplice compito è salvaguardare il ricordo delle singole
vittime e ricostruire il contesto storico, ideologico ed economico in cui si
svilupparono i meccanismi della persecuzione nazista
Gli autori
Brunello
Mantelli è
professore di Storia dell’Europa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Torino. Specialista di storia dei fascismi e storia
della Germania, è stato più volte visiting professor in università
tedesche ed è autore di diversi studi sul tema usciti in Italia e
all’estero.
Nicola
Tranfaglia,
professore emerito di Storia dell’Europa e del giornalismo presso la
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, di cui è
stato a lungo preside, studioso tra i più significativi del fascismo
italiano e delle sue ramificazioni internazionali, è autore di numerose
pubblicazioni su svariati temi della storia contemporanea.
Francesco
Cassata,
dottore di ricerca in Storia contemporanea, è assegnista di ricerca presso
il Dipartimento di Economia dell’Università di Torino.
Giovanna
D’Amico,
dottore di ricerca in Studi storici, è assegnista di ricerca presso il
Dipartimento di Storia dell’Università di Torino.
Giovanni
Villari,
dottore di ricerca in Studi politici europei ed euro-americani, è
assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell’Università di
Torino
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