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Helmuth Plessner, uno dei fondatori
dell’antropologia filosofica, indaga sulla dimensione corporea della
nostra esistenza.
Qual è il “senso dei sensi”?
Perché la vista risulta più legata alla conoscenza scientifica rispetto
agli altri sensi?
Cosa succede quando qualcosa viene tradotto da un senso a un altro, da un
gesto a un suono, da una parola a un grafico?
La principale novità, che rende quest’opera quasi un unicum, sta nel
fatto che si conduce un esame specifico delle diverse modalità sensoriali e
delle prestazioni culturali a esse legate, dal rappresentare al danzare, dal
parlare al calcolare, facendo chiarezza sui vari modi in cui facciamo
esperienza del mondo.
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L'autore
Helmuth Plessner (1889-1985) è stato
uno dei maggiori filosofi tedeschi. Tra i suoi testi tradotti in italiano
ricordiamo I gradi dell’inorganico e l’uomo (Bollati Boringhieri, 2006)
e Il riso e il pianto (Bompiani, 2007).
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