Il successo del Museo
di Santa Giulia e il consenso riconosciuto al suo allestimento sono
condizioni che hanno indotto la critica a superare la prudenza con la quale
si è soliti approcciare un progetto architettonico che intenda musealizzare
un'area archeologica, in questo caso quella delle Domus
dell'Ortaglia di Brescia.
Dietro questo risultato si nasconde un preciso metodo di lavoro e di
elaborazione del progetto, che questo libro intende indagare e illustrare.
Il volume racconta la storia del complesso di Santa Giulia, del Museo della
città di Brescia che si arricchisce inglobando le Domus; descrive i
ritrovamenti casuali e gli scavi sistematici, i problemi di conservazione e
la definitiva musealizzazione del sito; analizza i reperti scavati e
l'intero quartiere residenziale romano dell'Ortaglia e il Viridarium
ricomposto attorno al nuovo corpo; illustra dettagliatamente il progetto, il
cantiere, l'architettura.
Nonostante le qualità di un progetto affidato al rigore, alla semplicità e
all'essenzialità, l'intervento realizzato propone uno spazio nuovo in un
contesto connotato dai resti archeologici, declinando in modo del tutto
originale il rapporto tra archeologia, museo, architettura, spazio interno
ed esterno.
Qui archeologia e contemporaneità dialogano tra loro:
la musealizzazione delle Domus trasforma un luogo "dimesso" in una
realtà concreta all'altezza della propria storia
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