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Duemila anni di storia cristiana si sono
poggiati su due pilastri: Pietro e Paolo.
Paolo è riuscito a diffondere e radicare il Vangelo in realtà tanto
diverse: territori vergini, ambienti intellettuali, città dai contesti
ostili.
Com’è riuscito ad arrivare a tanto, lui che non era nemmeno uno dei
dodici?
C’è un segreto?
Quale strategia ha adottato questo genio assoluto dell’evangelizzazione,
perché il suo messaggio varcasse le frontiere del tempo e dello spazio?
Giudeo, ma anche greco e romano. Fariseo e cristiano. Contemplativo e uomo
d’azione. Evangelizzatore, testimone e maestro. Scrittore audace e teologo
profondo. Instancabile nel suo cammino e immobilizzato dalle catene nel
carcere. Accompagnato da molti collaboratori e amici e abbandonato da tutti
alla fine dei suoi giorni. Questo è l’uomo di cui il presente libro ci
spiega la metodologia di evangelizzazione.
Paolo intraprende una carriera da atleta, che attua con molta cura, per
riuscire a realizzare la grande missione che Dio gli ha affidato. Ha quali
suoi allenatori Gamaliele, Anania e Barnaba, ma soprattutto si lascia
dirigere dallo Spirito Santo.
Così corre ad annunciare il Vangelo dappertutto, e perché il messaggio
possa giungere fino agli estremi confini della terra, costituisce dapprima
un’équipe di evangelizzatori, poi si dedica alla formazione di formatori
di evangelizzatori, in modo che la parola di Dio possa correre anche senza
di lui.
Alla fine dei suoi giorni, scrive al suo discepolo Timoteo affidando a lui
il suo testamento. Esso contiene il segreto del suo successo e l’ha voluto
consegnare a tutti noi.
Le illustrazioni sono eseguite da Jonathan Isaías Beatriz.
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