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Nella biografia di Paolo la raccolta di
fondi per le chiese della Giudea, conosciuta come la 'colletta', ha un ruolo
notevole e decisivo. Da sempre si discute sul significato di tale iniziativa
nel programma missionario dell'Apostolo e nella sua prospettiva
ecclesiologica.
La ricerca dell'autore la colloca nel tema più vasto della 'solidarietà',
amplificato oltre l'accezione socio-economica - assistenza dei poveri e
delle figure sociali deboli - e includendovi anche la prassi
dell'accoglienza e dell'ospitalità verso i missionari itineranti attestata
nei documenti della prima Chiesa.
Lo studio più dettagliato è riservato
alle due lettere ai Corinzi, ove convergono i diversi aspetti della
solidarietà paolina ed emerge soprattutto il suo aspetto teologico, cui
viene dedicata massima attenzione, cercando di mostrare l'intreccio
indissolubile tra la solidarietà, che si esprime nella colletta per i
poveri, e l'esperienza della fede in Gesù Cristo Signore «che da ricco
si è fatto povero perché noi diveniamo ricchi per mezzo della sua povertà».
L'autore ripercorre i diversi filoni del
pensiero teologico di Paolo, dalla cristologia all'etica, per rileggerli
nella prospettiva della solidarietà che parte da Dio (dimensione verticale)
e si manifesta nelle relazioni umane personali e comunitarie (dimensione
orizzontale).
Indice
Prefazione (R. Fabris). Introduzione.
1 - Gli ambienti della formazione paolina e le analogie con la prassi
solidaristica.
2 - Le forme di solidarietà e il primitivo ethos cristiano.
3 - Riferimenti solidaristici e forme assistenziali negli altri
scritti paolini.
4 - Il contesto delle forme di solidarietà: la configurazione sociale
della ekklēsia di Corinto.
5 - Le «forme di solidarietà» nella Prima lettera ai Corinzi.
6 - Le «forme di solidarietà» nella Seconda lettera ai Corinzi.
7 - Aspetti teologici della prassi solidaristica in 1-2Cor.
Conclusione. Bibliografia.
L'autore
Giuseppe De Virgilio, presbitero
della diocesi di Termoli-Larino (1986), ha conseguito il dottorato in
teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana e la licenza in
teologia morale. È professore presso la Pontificia Università della Santa
Croce (Roma) e l'Istituto Teologico Abruzzese-Molisano (Chieti).
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