. Antropologo
abituato a frequentare i territori di confine fra le culture, Franco La Cecla
sviluppa un’ipotesi provocatoria, con richiami a testi, autori, esperienze
sul campo, in un vero mosaico di citazioni e intuizioni. Anna Foa
Perché le culture più diverse riescono ugualmente a incontrarsi? Perché
capirsi non è importante. Anzi, esiste qualcosa di simile a un’«arte del
non capirsi»: un’arte dell’incontro che non necessita di idee «chiare e
distinte». Con questa tesi, La Cecla smonta i dogmi contrapposti e speculari
delle teorie universaliste e relativiste. Carlo Formenti, “Corriere
della Sera”
Intendersi è tutt’altro che facile, anzi dovremmo rivalutare il ruolo del
malinteso, perché il malinteso serve proprio a far venire fuori il diverso
da noi, l’altro, lo straniero. Paolo Mauri, “la Repubblica”
Indice
Prefazione di Marc Augé
1 - La lingua del malinteso
2 - Cortesia o chiarezza?
3 - Spazi del malinteso
4 - Il mito dell’integrazione
5 - Cavoli a merenda
6 - La posizione del missionario
7 - Perché gli indiani si travestono?
8 - In bilico sul confine
9 - A che servono le frontiere?
10 - La soluzione creola
11 - L’impero della Comunicazione e l’arte dell’incontro
12 - Vivere col malinteso -
13 - Il futuro (il furto?) del malinteso |