: Questo
di Henri-Jean Martin è uno dei più grandi libri di storia mai scritti.
Con lui, vi prometto un viaggio affascinante, dai graffiti
preistorici
alla rivoluzione informatica di fine Novecento.
Pierre Chaunu
. «Parlare
e scrivere sono per noi atti così naturali che nessuno, a prima vista, può
concepirli come le invenzioni più complesse che mai il cervello umano abbia
elaborato e, in fin dei conti, le invenzioni più importanti, poiché
conferirono all’uomo l’attrezzatura mentale da cui sarebbe derivato il
resto.
La comparsa della scrittura non risale a più di 5.000 anni fa. Se
pretendessimo di redigere qui gli annali dell’umanità destinando un uguale
spazio a ciascun millennio, il periodo storico dell’homo scribens occuperebbe
appena l’ultima pagina del libro. L’era a cui Gutenberg ha dato la sua
impronta corrisponderebbe dunque a cinque righe del nostro volume e
l’ultima di queste tratterebbe dei nostri mass media contemporanei – con
la telematica che non occuperebbe più spazio di un punto interrogativo
finale.»
Con penna felice e avvincente, Henri-Jean Martin
ripercorre l’arco amplissimo della storia della scrittura: i primi
supporti, le tecniche arcaiche, gli autori, i libri e la loro circolazione, i
divieti, i successi e gli insuccessi, le innovazioni tecnologiche e quelle
stilistiche e grafiche, la nascita di generi letterari e il succedersi delle
mode culturali.
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