. Il
pluralismo religioso ha fatto irruzione nella ricerca teologica ormai da
alcuni decenni e ha costretto a ripensare il rapporto tra chiesa e salvezza.
A partire dal III secolo tale rapporto aveva trovato espressione nel
principio «Nessuna salvezza fuori della chiesa». La rilettura che di esso
si è compiuta nella recente teologia delle religioni ha portato a
considerarlo espressione di una angusta visione dell’azione di Dio nei
confronti dell’umanità e quindi a ritenerlo improponibile.
Tuttavia una corretta interpretazione del principio richiede che si
considerino la storia della sua formazione, il sottofondo che lo ha reso
possibile, le diverse accentuazioni di cui è stato oggetto, pur
respingendone qualsiasi uso strumentale (anche politico), di ieri e di oggi.
Solo in questo modo se ne può cogliere l’eventuale
pertinenza anche nel nostro contesto: la chiesa è effettivamente necessaria
per la salvezza, perché è la traccia storica del disegno di Dio
manifestatosi in Gesù Cristo |