. Emozionante,
spietato, autentico: il romanzo su Cosa Nostra che tutti dovremmo leggere. . È
intorno alla metà degli anni Ottanta che inizia la "carriera" di
Nino Giaconia, uomo d'onore affiliato al clan emergente dei Corleonesi.
Accanto al cognato Gaspare, che in breve raggiunge il vertice della Cupola,
Nino si conquista la fama di killer spietato e senza scrupoli, interamente
votato agli interessi di Cosa Nostra. Anche lui, però, ha una debolezza:
l'attaccamento alla moglie Rosa Martinez, appartenente alla cosca perdente
dei Palermitani.
Bellissima e tormentata, Rosa lo ha sposato più per sottrarsi alla
soffocante tutela paterna che per amore. Una scelta che ha trasformato la sua
vita in un inferno e che, col passare del tempo, la persuade di avere
imboccato una strada senza ritorno. Sulle tracce di Gaspare e Nino,
superlatitanti da oltre un ventennio, ci sono infatti l'inflessibile giudice
Elvira Salemi e il commissario Matteo Di Giannantonio: entrambi lacerati da
dubbi e contraddizioni, sono tuttavia decisi a non mollare, costi quello che
costi.
E per Cosa Nostra è giunta l'ora di cambiare perché tutto,
gattopardescamente, resti come prima¿ Un romanzo corale di sangue, amore e
morte, cui la penna asciutta, affilata, di Salvo Sottile - già noto al
pubblico per il bestseller Maqeda - imprime un ritmo quasi cinematografico,
con sequenze emozionanti che si succedono in un crescendo di suspense.
Una storia di mafia che nulla concede alla retorica e
agli stereotipi del genere, componendo un vibrante affresco di rara potenza
drammatica.
L'autore
Salvo Sottile,
giornalista, è caporedattore della "cronaca" al Tg5. Ha iniziato
la sua carriera a Palermo, giovanissimo, ed è stato testimone delle più
importanti vicende siciliane degli ultimi vent'anni. |