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Un anziano cronista di nera, bibliofilo e cultore di letteratura poliziesca: il Maestro; un attempato scrittore di libri gialli di scarsa fortuna: il
Giallista. Entrambi appassionati di enigmi metropolitani, si incontrano nel retro semibuio di un bar in viale Monza a Milano per scambiarsi le proprie personali teorie sulla finzione e sull'arte dell'investigazione.
E per tentare di far luce sul mistero di Mai-lù, la ragazzina indonesiana che va a servizio nel quartiere - dalla libraia, dal macellaio, e da chiunque abbia il buon cuore di prendersela - e che sembra aver stregato il Maestro.
Chi è veramente quella figuretta silenziosa?
È davvero una bambina?
E qual è la sua storia?
"La verità non è sempre in fondo a un pozzo " ama ripetere il Giallista. Solo che a volte sta troppo a galla ed è prudente celarla. Così, in un intrigante "gioco a nascondere", tra rivelazioni e carte che si rimescolano, tra improvvise scomparse e inconsuete apparizioni di bambini-fantasma - gli stessi che nel lontano 1944 morirono sotto le bombe che un B-24 dell'aviazione americana sganciò sulla scuola elementare di Gorla - si incastrano i pezzi di un'indagine sempre in bilico tra realtà e "imprudente invenzione", a esito della quale i bambini, eterne vittime della cieca violenza del mondo adulto, siedono come giudici in un Tribunale senza appello. Un'indagine anomala e affatto singolare, il cui scopo ultimo sembra quello di mostrare proprio l'inanità di ogni indagine.
Con la grazia del divertissement e l'intensità del romanzo d'atmosfera, Il Tribunale dei Bambini è insieme giallo sui generis e riflessione in forma romanzesca sul genere noir, gioco letterario audace e raffinato e rivisitazione in chiave fantastica di uno dei più tragici episodi della Seconda guerra mondiale.
E i misteri che si addensano dietro l'apparente inoffensività della vita quotidiana, la sottile trama gialla, l'ambientazione in un multietnico quartiere di Milano con tutti i bizzarri personaggi che si muovono attorno alla conturbante Mai-lù ne fanno una lettura sorprendente e movimentata, sempre sospinta da una pressione sottile ma invincibile, da un senso di enigmatica incombenza
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L'autore
Ferruccio Parazzoli è nato a Roma nel 1935. Ha pubblicato numerosi romanzi, tra i quali: Il giro del mondo (finalista al Premio Campiello 1977), Carolina dei miracoli (1979), Uccelli del paradiso (finalista al Premio Campiello 1982), Il giardino delle rose (cinquina Premio Strega 1985), 1994 La nudità e la spada (1990), La strega e il Presidente (1992), Il tempo in villa (1994), Ti ve
stirai del tuo vestito bianco (1997), La camera alta (1998). Del 1991 è la raccolta di racconti Il barista è sempre pallido. Tra le sue opere di saggistica: Indagine sulla crocefissione (1982), Vita di Gesù (1999), Per queste strade familiari e feroci (2004) e L'evacuazione (2005). Vive e lavora a Milano. |