. Accanimento terapeutico?
Oppure uccisione di una disabile che non ha chiesto di morire e che ha subito la morte a causa della sua condizione, ritenuta indegna di essere vissuta?
Un affare privato o una vicenda che riguarda tutti?
Una donna che era già morta diciassette anni fa?
Davvero aveva chiesto di essere uccisa?
Un padre che rispetta la volontà della figlia o che vuole farla morire per le proprie convinzioni?
E i giudici: hanno applicato la Costituzione e le leggi o
hanno pronunciato una ingiusta condanna a morte?
Un processo giusto o iniquo?
Molti sono i dubbi che nascono dalla vicenda di Eluana Englaro, molte le domande che bruciano: non possiamo voltare le spalle per non riflettere su ciò che è accaduto.
L'autore
Giacomo Rocchi è nato a Roma 47 anni fa e vive a Firenze. Sposato con tre figli, è magistrato dal 1987 e svolge le funzioni di Giudice penale presso il Tribunale di Firenze. È autore de Il legislatore distratto,
ESD, Bologna 2006 sulla legge 40 sulla
procreazione assistita. |