La guerra civile italiana
e le sue zone d’ombra
in un romanzo indimenticabile
Nevica sangue nei tre inverni della paura. Sono le stagioni più dure della guerra civile italiana e dell’interminabile dopoguerra. Tedeschi, fascisti e partigiani combattono con obiettivi diversi, ma compiono le stesse atrocità. È questo disordine crudele a travolgere Nora Conforti. Diciotto anni, ragazza di famiglia ricca, Nora si rifugia con il padre sulle colline fra Reggio Emilia e Parma. Non immagina che proprio
lì incontrerà il primo amore e subito dopo orrori in grado di sconvolgere la sua esistenza.
Giampaolo Pansa ci racconta una storia che nasce da lunghi anni di ricerche e narra il duello brutale fra due totalitarismi. Quello fascista che cerca di sopravvivere con l’aiuto dei nazisti.
E quello comunista che prolunga ben oltre il 25 aprile una spietata strategia del delitto. Accanto a figure che appartengono alla storia, come Togliatti, De Gasperi, i capi delle bande rosse e nere, il vesco
vo Socche, si muove la gente comune di quegli anni. Vittime che emergono dalle fosse segrete, fantasmi capaci di turbarci ancora oggi.
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