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Le nostre città hanno bisogno urgente di biblioteche di nuova concezione, dove i cittadini si possano incontrare stabilendo relazioni sia intellettuali sia affettive: le ‘piazze del sapere’ di cui ci parla questo libro innovativo. Ripensare gli spazi urbani, sottrarli alla commercializzazione, farne luoghi di incontro, di scambio, di azione collettiva.
La biblioteca pubblica, a lungo ignorata dalla politica e oggi minacciata da internet nel suo ruolo informativo, può diventare un
territorio aperto a gruppi e associazioni, un centro di riflessione e di condivisione dei saperi, il nodo centrale di una rete con altre istituzioni culturali. In un Paese sempre più ignorante, che rischia di restare ai margini dell’economia della conoscenza, la biblioteca pubblica deve diventare parte di un progetto di rinascita dell’Italia, un luogo di libertà e di creatività per ogni cittadino.
Indice
Introduzione
Parte prima: La biblioteca e la città
1. Gli ultimi 30 anni: un bilancio
2. Il contest
o in cui dovremo operare: 2010-2030
3. Piazze, panchine, biblioteche Parte seconda: Il Dio delle piccole cose
4. Del costruire una reputazione a Londra come a Pesaro
5. Dell’imparare dai supermercati
6. Del sopprimere i cartelli
7. Del vendere taluni arredi ingombranti
8. Del trovare un sito opportuno
9. Del trovare la sedia giusta
10. Del rendere flessibile il bibliotecario
11. Del leggere Munari a Scampia
Conclusioni - 17 punti da non dimenticare M |