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La direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, ha rappresentato una misura, a lungo attesa, a fronte di una crescita costante dei consumi nel settore edilizio.
Il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 ha dato attuazione alla direttiva 2002/91/CE introducendo importanti norme per il miglioramento del rendimento energetico nell'edilizia.
Tra le novità, un’attenzione maggiore è stata rivolta alle tematiche del condizionamento d’aria, alla possibilità di sostanziali risparmi energetici grazie all’edilizia bioclimatica e all’istituzione di ispezioni periodiche obbligatorie per i sistemi di condizionamento d’aria. Non è una novità, invece, l’attestato di certificazione energetica degli edifici.
La certificazione energetica, obbligatoria dall’8 ottobre 2006 per gli edifici di nuova costruzione e per quelli già esistenti, purché di metratura superiore ai 1.000 mq che subiscano degli interventi di “ristrutturazione importante”, dovrà essere allegata all’atto di vendita, e, nel caso
di locazione, una copia dovrà essere consegnata al conduttore.
Tale certificato, oltre a consentire una valutazione dei consumi energetici dell’edificio, e quindi i costi energetici dell’immobile, deve indicare gli interventi suggeriti per migliorare le sue prestazioni energetiche.
Siamo convinti esista uno stretto legame tra sviluppo delle fonti rinnovabili e l’utilizzo razionale delle risorse energetiche e, con questa pubblicazione, tentiamo proprio di dimostrare che stabilire i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche sono finalizzati al favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili M |