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Il complesso fraterno è un complesso vero e proprio. Non è semplicemente uno spostamento o
un'elusione del complesso di Edipo. Esso consta di una struttura, una dinamica e un'economia specifiche,
analizzate in questo volume secondo tre livelli.
Il complesso fraterno viene in primo luogo descritto a livello intrapsichico a partire dall'analisi clinica di due terapie.
Tale analisi mette in evidenza il rapporto fra l'imago della madre arcaica e l'oggetto parziale fratello o sorella, le figure del doppio,
l'omosessualità narcisistica e la bisessualità psichica...
Il complesso fraterno viene poi analizzato prendendone in considerazione gli effetti organizzatori di legami intersoggettivi fra fratelli e sorelle, cioè i loro rapporti di amore e odio, di gelosia, di rivalità e di invidia. Un'attenzione particolare viene data alla scelta dell'oggetto d'amore e alla distanza che separa i fantasmi incestuosi - che sono universali - e le realizzazioni dell'incesto
adelfico, alle alleanze inconsce che legano fra di loro i
fratelli e le sorelle, all'impatto che ha sul legame fraterno la morte di un fratello o di una sorella, alle trasformazioni cui quello stesso legame va incontro in seguito alla morte dei genitori.
Il gruppo fraterno - la fratria - costituisce un insieme inter-soggettivo nel quale si sviluppa una realtà psichica che ne costituisce la cifra caratteristica all'interno del contesto familiare.
Il complesso fraterno è anche uno dei più importanti elementi organizzatori dei gruppi, e Rene Kaès mostra come i suoi
effetti si diramino nelle istituzioni e nell'insieme della società.
I miti fondatori della psicoanalisi, da Edipo a narciso, i racconti della Bibbia e del Corano, la mitologia e le fiabe, ma anche diversi riferimenti alla letteratura e al cinema, fanno da appassionante contrappunto a queste analisi cliniche che rinnovano in profondità un tema universale.
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