M Una nobildonna romana e una morte avvolta nel mistero: un ritratto appassionante e il quadro di un’epoca, in una storia che parla di arte e di cultura, ma anche di potere, violenza, sesso e denaro.
Sarah Pomeroy è una delle massime autorità negli studi di genere. È bello trovarla ora alle prese con la società multiculturale della Grecia sotto l’impero romano e con un brutale caso di omicidio domestico. Mary
Beard, Cambridge University
La prima biografia di Regilla, coraggiosa e informatissima, tessuta
di testimonianze letterarie, epigrafiche, archeologiche e scultoree. La narrazione drammatica, in cui traspare tutta la partecipazione emotiva dell’autrice, è entusiasmante. Barbara
Levick, Oxford University Il
libro
Regilla nasce nel 125 d.C. da una famiglia dell’élite romana, imparentata con la moglie dell’imperatore Adriano. Sposa un greco, il ricco sofista Erode Attico, e lo segue in patria. All’ottavo mese di gravidanza è uccisa con un calcio nel ventre. Trascinato in tribunale con l’accusa di omicidio e giudicato da una corte composta da senatori, il marito viene assolto grazie all’intervento dell’imperatore, anche se le eccessive, quasi farsesche, manifestazioni di lutto cui lui si abbandona equivalgono a una confessione. Inutilmente difesa dalla famiglia, sulla morte della giovane donna cade il sipario. La polvere del silenzio nasconde a lungo il volto di
Regilla. Ci voleva una delle voci più autorevoli negli studi sulle donne antiche a dedicarle un ritratto e a svelare i contorni della tragedia.
Con gli strumenti di un detective raffinato, l’acuta cultura archeologica, la capacità di ricostruzione storica, il gusto per la suspense, Sarah Pomeroy racconta l’universo del II secolo d.C. e la storia si tinge di giallo.
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