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Il canto del viaggio
Leggere è entrare,
aggrappati al mantello di un Messia itinerante,
nel ritmo di un camminare tenace.
È prendere con lui strade non sue,
quelle che mai si sarebbero prese.
È seguire le orme delle due o tre Marie,
correre con Giovanni, correre con Pietro,
verso una tomba rimasta a bocca aperta,
una pietra rotolata.
Libro da portare con sé e bussola di chi la porta, la Bibbia ha qualcosa di “porta
bile”. Se il suo polo di attrazione è il luogo santo, Gerusalemme, la Bibbia fa anche del camminare lo “spazio” – anch’esso santo – dell’esperienza di Dio.
Lo testimoniano le figure di Abramo, di Mosè e di Elia e, per ultima, quella di
Gesù, l’“uomo che cammina” e mette in cammino. Tuttavia, tra le strade della Bibbia e quelle dei suoi lettori, le prime da percorrere sono le parole della Scrittura: il primo pellegrinaggio è la lettura.
L'autore
Jean-Pierre Sonnet (Lovanio 1955), gesuita belga, è professore di sa
cra Scrittura presso la Pontificia università gregoriana a Roma e responsabile della collana “Le livre et le rouleau” presso le edizioni
Lessius.
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