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«Questo atlante non è un'opera enciclopedica. Intende rendere visualmente consapevoli di quanto sia urgente scrivere la storia della filosofia tenendo conto non solo della cronologia, ma anche dello spazio geografico».
Introduzione di Franco Farinelli
Traduzione di Monica Guerra
Traduzione di Federica Mauri
Traduzione di Valeria Sanna
Il pensiero umano ha seguito percorsi simili in tutto il mondo e in ogni epoca. Si possono trovare le medesime domande fondamenta
li della filosofia in tutte le culture che, nel corso della storia dell'uomo, si sono intrecciate tra loro.
In 41 carte a colori, commentate e contestualizzate, Holenstein ripercorre la storia del pensiero umano dagli inizi ai giorni nostri, dall'Africa all'Asia, dall'Europa all'America, visualizzando i percorsi e le possibili trame del pensiero, senza mai focalizzare l'attenzione su un unico «centro».
Il pregiudizio eurocentrico, che ha a lungo permeato la storia della filosofia occidentale, viene infatti scardinato, grazie a un uso originale e pionieristico della rappresentazione cartografica e della terminologia.
Assolutamente innovativo, questo atlante di Elmar Holenstein è uno strumento imprescindibile per comprendere la filosofia nel suo divenire storico senza dimenticare la sua dimensione spaziale.
Immanuel Kant era appassionato di geografia. Secondo la tradizione, sua è la massima: «Nulla affina e forma la ragione addestrata piú della geografia». Qualunque cosa intendesse dire, la geografia è, per la natura della propria materia, una disciplina ermeneutica: conferisce visibilità ai contesti. La geografia mostra le cose all'interno di una cornice e, se praticata in maniera
«globalizzata», quella cornice è il mondo.
Questo atlante si occupa delle correnti filosofiche in giro per il mondo, seguendo con particolare determinazione due aspetti: i rapporti e le possibili analogie tipologiche tra le diverse aree della Terra da un lato, e dall'altro - solo in apparente contrasto - la varietà degli sviluppi intellettuali all'interno di ciascuna.
L'umanità nel suo complesso è piú omogenea di quanto si pensasse all'inizio del secolo 20; le singole culture sono invece piú eterogenee di quanto in passato si fosse dogmaticamente ammesso. Tra le concezioni filosofiche degli esseri umani ci sono sensibili differenze. Quelle piú profonde si registrano non tra zone diverse, ma tra gli individui e le scuole di pensiero all'interno di ciascuna.
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