M
PERCHÉ CREDERE?
Dialogo con i cercatori di Dio
Il testo nasce dalla volontà dell’Autore di avvicinare e, prima ancora, di “avvicinarsi a” coloro che, allontanatisi da una fede cui erano stati iniziati da bambini, hanno tuttavia mantenuto un legame con essa:
“So che dentro di voi la fede in Dio non si è spenta. In molti continuate ad ammirare
Gesù, anche se forse non lo conoscete bene né pensate a lui spesso. Avete fatto la cosa più facile: mettere da parte una religione che non vi aiutava a vivere meglio”.
Nato dall’esperienza diretta dell’Autore, dal suo confronto con chi gli ha confidato i propri dubbi e pregiudizi, la voglia di riavvicinarsi ma di non sapere come, il desiderio di credere ma al tempo stesso il rifiuto verso le credenze e le pratiche di altri tempi, questo volume accompagna in un cammino molto concreto, che muove dal “basso”, dalla “terra”, dalla vita del lettore:
“Non vi voglio esporre dottrine teoriche. Vi parlo con il cuore in mano, cercando di entrare in sintonia con quanto state vivendo nel profondo del vostro cuore. Vi voglio solo suggerire alcuni passi per imparare a vivere e a sentire Dio in maniera diversa”.
Il testo è corredato da allegati:
- per orientare gruppi di ricerca con pratici suggerimenti (spunti di riflessione, preghiere, domande provocatorie);
- per aiutare i credenti che desiderano animare questi gruppi.
Chiude il volume una sezione di testi presi dai Salmi e divisi per argomenti adatti per la preghiera personale o
di gruppo.
Il testo si inserisce nel filone esplorato dal documento della Conferenza Episcopale Italiana: Lettera ai cercatori di Dio.
m
|