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La morte della moglie dell'autore è all'origine dell'iniziativa che ha generato il libro.
Il vuoto insostenibile che Drago avvertiva si è infatti presto tramutato in luogo di ascolto e di domanda. Così, quasi per caso, egli ha iniziato a proporre, prima ad amici e conoscenti, poi alle persone più disparate, un piccolo foglio di carta con una impertinente domanda: «Perché credi in Dio e nell'altra vita?».
Nel giro di poco i bigliettini sono diventati occasione di confronto e di apertura per tante persone, un'opera collettiva che ha contagiato molti. Dalla Campania al Veneto, dall'Austria alla Russia, sono arrivate risposte dall'umanità più varia: credenti in
Gesù, buddhisti, musulmani, non credenti.
Alla raccolta dei "mille perché" è anteposta una storia, una sorta di prologo narrativo in cui l'autore racconta, con linguaggio vivace e quotidiano, com'è nato il volume. L'ironia e la freschezza dei ritratti seri e comici, che egli riesce a fondere in modo ammirevole, fanno di queste
pagine un'introduzione avvincente alla sezione con le mille risposte alla domanda «Perché credi in Dio e nell'altra vita?». M |