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Toyo Ito
La costruzione del vuoto
prefazione di Antonio Saggio, Antonino Saggio
Toyo Ito
Toyo Ito ha interpretato il cambiamento di senso del progetto contemporaneo, dalle esperienze degli anni ottanta, in cui ha smaterializzato l'architettura, sino alle ultime sperimentazioni strutturali.
Dalla casa U Bianca (1976), espressione di una poetica autoriflessiva, alla Mediateca di Sendai (2000), manifesto del pensiero digitale, è possibile tracciare il percorso di un architetto in continua e
costante tensione verso l'immateriale. Il suo lavoro recente intende mostrarci un nuovo orientamento, che vede nell'articolazione della struttura - intesa come materia che plasma i principi della natura -, la nuova dimensione del presente.
L'opera di Ito, coś, ci permette di rileggere una parte centrale del dibattito sul progetto, interpretato nella particolare confluenza tra la cultura orientale e le esperienze centrali della modernità, sia europea che americana. M |