Forse è nata l'anima mia
da una gemma di resina cadura
un giorno di vento lassù
Più che una vera e propria autobiografia ho inteso presentare una specie di retrospettiva della mia esistenza inquieta nella quale la montagna ha giocato un ruolo di primissimo piano.
E così, pellegrina dello spirito, cercai sulle cime di tutti i continenti, accanto alla soddisfazione della conquista materiale, il mezzo per estinguere la sete di altezza e di conoscenza,nella fede sicura che quel vento
che soffia alle alte quote portasse oltre gli ultimi orizzonti i miei aneliti più segreti e la preghiera di gioungere ad aprire la porta dell'Inconoscibile.
Ogni volta che mi avventuravo nei grandi silenzi sentivo battere il cuore della montagna all'unisono con il mio e una materna carezza mi avvolgeva nel presentimento di una pace che non si sarebbe estinta mai.
Le bandierini e le mie preghiere continueranno a sventolare felici nell'azzurro a cui è appesa la scala d'oro che valica l'inf
inito e a trascinare, spero,quanti mi leggeranno convincendoli sul significato profondo dell'alpinismo che non è solo esercizio sportivo ma anche approfondimento culturale e ascensione dello spirito
Il testo è impreziosito da tantissime foto a colori e in bianco e nero
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