Il dialogo tra uomo e Dio attraverso gli occhi di Tommaso Moro.
Tommaso Moro è certamente noto al pubblico più come umanista e autore dell’Utopia (1516) che come poeta in lingua inglese. Eppure è questa la prima immagine che ci forniscono di lui i Works del 1557 e che le biografie cinquecentesche tramandano come legata agli ultimi momenti della vita del martire londinese. Troppo spesso considerata quasi solo una curiosità, la lirica moreana ci restituisce, invece, una sintetica e brillante immag
ine del Tommaso Moro uomo e del suo pensiero.
L'autore
Tommaso Moro, umanista e uomo politico, nasce a Londra il 7 febbraio 1477 (o 1478). Cancelliere del re Enrico VIII, si rifiuta di sottoscrivere il preambolo dell’“Atto di successione” che pone il sovrano a capo della Chiesa d’Inghilterra sottratta all’autorità papale. Viene perciò condannato a morte il 1° luglio 1535 e decapitato il 6 luglio. Il 19 maggio 1935 Pio XI lo proclama santo. Di Thomas More le Edizioni San Paolo hanno pubblicato
Tutti gli epigrammi (1994) e Gesù al Getsemani. De Tristitia Christi (2001).
Traduttore
Carlo M. Bajetta è professore ordinario di Letteratura inglese e preside della Facoltà di Lingue e Comunicazione presso l’Università della Valle d’Aosta. Ha collaborato con la Bibliographical Society britannica, alla nuova edizione del Dictionary of National Biography (2004) e alla recente edizione delle lettere di C.S. Lewis (2000-2006).
La collana raccoglie gli scritti di pensatori appartenenti alle diverse confessioni cristiane ormai recepiti come componenti incancellabili nel vasto paesaggio della cultura religiosa, dove svolgono, analogamente ai classici nel campo della letteratura, un imprescindibile ruolo di ispirazione ed orientamento.
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