Le norme del codice civile in materia di nomina pubblica diretta alle cariche sociali di società per azioni hanno recentemente subito un incisivo e ripetuto rimaneggiamento. Le significative innovazioni che ne sono derivate, sia in termini di fattispecie che di disciplina, sono pertanto analizzate nel primo capitolo dell'opera.
A partire dal secondo capitolo viene quindi affrontato il tema della natura giuridica degli atti di nomina (e di revoca) pubblica "diretta"; e viene analizzata la com
plessa relazione triangolare che si instaura tra ente pubblico titolare del potere di nomina, componenti degli organi sociali cui il potere in questione è riferito e società il cui statuto reca la clausola attributiva del potere medesimo. Detti temi vengono affrontati attraverso un'indagine sistematica della posizione giuridica su cui si fonda lo speciale potere dell'ente pubblico e, conseguentemente, la ricostruzione della natura giuridica degli stessi atti di nomina pubblica diretta, nonché attraverso la
ricognizione e la proposta di soluzione delle numerose questioni che si pongono nelle fasi di costituzione e di estinzione del rapporto tra la società e l'ente pubblico titolare degli speciali poteri e di quelle concernenti la posizione giuridica complessiva dei soggetti di nomina diretta nei rapporti con l'ente pubblico e con la società.
L'interesse, pratico oltreché scientifico, per l'approfondimento delle norme in argomento è correlato all'impatto che le stesse hanno in un'economia reale in c
ui, specialmente nell'ambito delle partecipazioni pubbliche "locali", la presenza della mano pubblica è tuttora molto incisiva. E il recente rimaneggiamento delle norme in argomento, in uno con la crescente attenzione che le autorità comunitarie hanno riservato al tema, ha finito per rilanciare ulteriormente detto interesse.
Dal lavoro è emerso come la "nomina pubblica diretta" alle cariche sociali costituisca un vero e proprio strumento di "partecipazione" societaria che si aggiunge (ponendosi
con essa in termini alternativi o cumulativi) alla ordinaria partecipazione "azionaria": uno strumento di diritto societario "comune", poiché dotato di piena rilevanza reale e organizzativa, ma nel contempo "speciale", in quanto accessibile al solo socio pubblico.
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