Qual č il ruolo dell'artigiano contemporaneo?
Come possono ricongiugersi mano e mente?
Gabriele Devecchi, artista/artigiano, tra i fondatori del Gruppo T, ci invita a non cadere nella "trappola idealistica del dividere l'idea, l'invenzione, dalla tecnica, il cervello dal braccio attraverso un sistema di valori che vede il primato del pensare sul fare". Attraverso sedici interviste immaginarie a vari personaggi illustri dell'arte/artigianato, il testo passa in rassegna i fattori costitutivi del
simulacro artigiano, che pur essendo virtuale č considerato e "usato" come reale.
Il dubbio che ancora oggi sia possibile pensare la condizione artigiana come continuitā corre sotterraneo nel libro, diviso in due parti.
La prima parte raccoglie 16 interviste immaginarie a personaggi centrali o tangenti al pensiero artigiano.
La seconda si avvale di due testi recenti per dare un quadro critico di riferimento alle considerazioni poco edificanti che emergono dalle interviste datate nei pr
imi anni '90, un contributo a una necessaria riconfigurazione
di questa modalitā produttiva investita dai diversi stadi evolutivi dell'industria capitalistica.
Si č legiferato per l'impresa artigiana, ma normare un'impresa priva della definizione di chi sia l'artigiano non č diverso da promulgare il regolamento di una legge che non c'č.
L'autore
Gabriele Devecchi, artista, designer e imprenditore artigiano, nel 1959 č tra i fondatori del Gruppo T di arte cinetica e partecipata che confl
uirā nell'arte cinetica e programmata e nel movimento della NT-Nuova Tendenza.
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