Il Pellegrino, di cui parla il libro, sembra riuscirci abbastanza bene. Almeno a vedere dal suo sguardo sereno e dal sorriso frequente che vengono notati da coloro che lo incontrano.
Ha dei fari che illuminano il suo peregrinare e delle oasi presso le quali va a ristorarsi e riprendere le energie per procedere.
I fari lo orientano nel suo rapporto con il denaro e il possesso delle cose, nel gestire le sue insicurezze e le sue paure legate ai cambiamenti, nella capacità di amare e nel rapporto
con le persone e con i tempi della vita.
Le oasi, che riesce a raggiungere grazie al suo ottimismo e alla "speranza costruttrice", unite alla sua energia vitale, lo ritemprano facendogli scoprire, nell'ascolto del silenzio, la bellezza e la forza dell'amore insieme alla preziosità del dono della vita.
Un dono che va scoperto ogni giorno ponendosi con il giusto stato d'animo di chi si lascia sorprendere dal cambio delle stagioni, dal diverso che si presenta e dalla gioia semplice di condividere un
pasto e un bicchiere di vino con le persone con cui si è in sintonia.
A chi gli chiede come possa essere possibile costruire una buona qualità della vita, il Pellegrino, con la semplicità che lo contraddistingue, propone il suo manuale di viaggio che porta con sé nel giornaliero procedere lungo il cammino della vita.
L'autore
Alfio Cascioli, psicologo e psicoterapeuta, si dedica da molti anni allo studio e alla ricerca sul rapporto delle persone con il lavoro e la vita. Direttore del
Corso di Specializzazione in "Esperto di Sviluppo delle Risorse Umane" della Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione, insegna alla Luiss Business School.
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