C'era una volta... un mondo felice e fatato in cui una vecchina con la sua saggezza può risolvere per sempre il problema della guerra. È sufficiente scrivere ordini perfetti e leggi giuste, con una penna fatta da una piuma di cane. Così, insieme al re Breccino, al bel cavaliere, a Lumina e alle sue gazze, Borbina parte in cerca dell’unico “cane piumato” esistente e incontra sulla sua strada gnomi esploratori, un vecchio drago sdentato, rane e altri animali parlanti...
Con il colorato linguaggio de
lle fiabe, Giannoni scrive una storia originale e divertentissima, piena di ironia e non priva di verità.
- Siete il drago Tizzone? - chiese timidamente re Breccino.
- Sì, ahimè sì, sono proprio il drago in persona o meglio quello che ne rimane. - Muoveva il testone avanti e indietro mentre parlava e si vide chiaramente che la spaventosa chiostra di denti era finta, una sorta di dentiera rudimentale e mal fissata. - Ah se sapeste! Sono costretto qui dentro da centinaia di anni, mi
portano da mangiare due vecchi armigeri di re Pantaleo. Pane e latte mi portano e mi si gonfia lo stomaco perché come dieta non è certo l’ideale per un drago. D’altra parte non riesco a masticare altro.
- Ma il vostro cibo preferito suppongo che sia il montone o il cinghiale o comunque carne in abbondanza.
- Assolutamente no! Altrimenti come potrei mantenere questo color verde pallido che mi dona tanto? Io adoro le zucchine cucinate in ogni modo. Sono secoli c
he non ne mangio...
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