L’Autore dedica queste pagine ai lontani, ai “vicini lontani”, ai “cristiani che vanno in chiesa solo a Natale”, a chi vorrebbe riavvicinarsi a una fede cui era stato iniziato da bambino ma che le vicissitudini della vita hanno allontanato. Pur ricco di continui rimandi scritturistici che tradiscono la profonda conoscenza teologica dell’Autore, il linguaggio scelto è amicale ed esperienziale e porta con sé il contributo della fatica e delle lotte interiori del vissuto particolare del servizio cui era im
pegnato don Giuseppe al tempo della gestazione del presente volume: cappellano in carcere.
Scrive: “Posso raccontare quel che certi incontri mi hanno dato da pensare; incontri con chi vive una fede difficile o con chi non crede per niente, con chi si sente sconfitto dalla vita o dal male che non vuole, ma che non può fare a meno di compiere”.
Tre sono i nuclei tematici attorno a cui si sviluppano gli argomenti: le cause della lontananza di Dio; la scoperta del nuovo volto di Dio; il rappo
rto tra dolore e fede.
Dire a Dio "Tu sei lontano"
è dire una semplicissima verità:
Tu non sei qui, nelle mie idee,
nel mio piccolo mondo
fatto di lavoro estenuante,
di gioie superficiali;
Tu non sei dove ti facciamo stare noi.
Dio non è un soprammobile
per arredare il mio salotto interiore.
La collana raccoglie testi che offrono preziose riflessioni per crescere nella vita spirituale e affrontare con sapienza il cammino di ogni giorno
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