Un libro non convenzionale. Katia, la moglie di Jean-Christophe Lafaille, uno dei più grandi alpinisti di questi ultimi anni, scomparso nel 2006 quasi in cima al suo dodicesimo 8000, il Makalu, ci conduce nel cuore del mondo alpinistico professionale, con tutte le sue grandezze e le sue miserie, con sguardo disincantato.
Ma il libro è anche una grande storia d’amore, di una donna, dotata di indubbie doti atletico-sportive, che volontariamente rinuncia alla propria carriera per assecondare la pas
sione divorante del marito.
Una storia vera, sincera, toccante, raccontata con tono appassionato e alta partecipazione emotiva.
Tante vite in una, per una donna di appena quarant’anni: l’infanzia difficile, la prima giovinezza ribelle, gli amori complicati, l’incontro folgorante della sua vita, i 10 anni intensi e irripetibili accanto a Jean-Christophe, grandissimo alpinista con una concezione dell’alpinismo anticonformista e senza compromessi.
Un libro che si può leggere su diversi pian
i: un pezzo importante della storia dell’alpinismo himalayano, uno spaccato impietoso di certi ambienti alpini, una visione sognante dei grandi spazi americani, ma anche la storia molteplice di una donna che è stata insieme atleta, moglie, manager e, non ultimo, madre premurosa di due bambini, che le riempiono la vita.
Una scrittura svelta, apparentemente lineare, ricca di espressioni idiomatiche che rendono vivace e accattivante un libro per altri versi drammatico.
L'autrice
Katia Lafaille
Di nazionalità svizzera, nel 1989 si stabilisce a Chamonix per dedicarsi a tempo pieno alla sua passione: l’alpinismo.
Dopo l’incontro con il marito, l’alpinista Jean-Christophe Lafaille, ne diventa manager, ufficio stampa e organizzatrice delle spedizioni alpinistiche.
Dal 2006, anno della tragica scomparsa del marito, a oggi si è dedicata alla realizzazione del documentario La montagna perduta (sull’ultima ascensione di Jean-Christophe), a conferenze e alla stesura del libro Sans lui (Edit
ions Grasset, 2006), oltre che alla scalata dell’Aconcagua.
Collana a cura di Stefano Camanni, Pietro Crivellaro e Nanni Villani.
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