In uno spregiudicato romanzo di sapore settecentesco, tre personaggi esplorano tra innocenza e corruzione i territori dell'invenzione amorosa.
"... Č scomparso tutto quello che avrebbe potuto distrarci o impoverirci nel momento dell'egoismo supremo che č quello dell'amore".
In questo romanzo del 1989 vediamo affacciarsi il triangolo un po' perverso che tanta parte ha nelle fantasie dello scrittore peruviano: Donna Lucrecia, l'affascinante matrigna del titolo, incarnazione e dimora di ogni p
iacere; don Rigoberto, il padre, solitario praticante di riti grotteschi; Fonchito, figlio adolescente di lui, cupido angelico ma piu probabilmente demoniaco.
La famiglia crede di costruire e vivere una perfetta, armoniosa utopia.
Ma, presto caduto ogni pudore, come ogni calcolo, tutto viene intuito, esplorato, assaporato: una rappresentazione che č mito e sensualitā, magia e godimento, mistero e ossessione.
Di qui una festa del corpo, dove la libertā dei sensi accende la libertā di contemplare,
fantasticare, desiderare.
Fino a che l'innocenza scatena la corruzione e il sogno sembra interrompersi. Vargas Llosa si č divertito a reinventare la tradizione del romanzo erotico.
Lo stile ironico e l'andamento lieve della narrazione stemperano l'audacia di personaggi e situazioni, elevando a simbolo e metafora gli aspetti oscuri che si nascondono negli abissi dell'amore.