In anni in cui a una critica ostile all'eredità freudiana fa spesso da contrappunto una posizione arroccata e chiusa a un pensare nuovo da parte degli psicoanalisti e delle loro istituzioni, il pensiero di Bollas è divenuto un significativo punto di riferimento.
Attraverso opere quali L'ombra dell'oggetto.
Cracking Up, Essere un carattere e Il mistero delle cose, fino al più recente Isteria e ai romanzi e ai lavori teatrali (che costituiscono il suo modo attuale di scrivere e pensare la p
sicoanalisi), Bollas continua a testimoniare la vitalità del metodo psicoanalitico e la pericolosità e creatività di questa «professione impossibile » e dei suoi possibili futuri.
Questo poliedrico volume raccoglie esempi di come la sua «voce» comporti due benefici di non poco conto: essa invita gli analisti a parlarsi fra di loro, nonostante le barriere che resistono all'interno della professione, e li sprona ad aprirsi alla molteplicità di voci, troppo spesso ignorate, della cultura in cui esi
stono.
Contributi di:
Giuseppina Antinucci, Lilia Baglioni, Christopher Bollas, Joel Beck, Paola Capozzi, Alessandra Chinaglia, Adriano Cornoldi, Joanne Feit Diehl, James Grotstein, Arne Jemstedt, Vittorio Lingiardi, Gabriela Mann, Anthony Molino, Wesley Shumar.
Collana diretta da Renata Tambelli e Giulio Cesare Zavattini
|