Un volume che aiuta a difenderci dalla sessualità aggressiva e spettacolarizzata dei media. L’allusione sessuale è ovunque, il corpo è visto sempre più come oggetto sessuale, la pornografia è facilmente accessibile.
Su internet, tv, cellulari, riviste e pubblicità, la sessualità inscenata è trasgressiva, svincolata dal rapporto d’amore, inappropriata per il pubblico dei più vulnerabili, soprattutto dei minori.
Quali e quanti sono i pericoli nascosti nell’ipersessualizzazione proveniente d
alla cultura dominante?
Depressioni e ansia, sessismo, impoverimento delle risorse personali e della qualità delle relazioni, nuove dipendenze, assunzione irresponsabile di farmaci, brutalità e perversioni, fino all’abuso sui minori. La cultura diffusa riconosce la posizione centrale della sessualità nella formazione e nelle dinamiche dello psichismo umano.
Perché, allora, chi si occupa di educazione, salute personale e sicurezza sociale non si preoccupa quasi per niente, o almeno no
n esercita alcun potere, per prevenire, limitare, contenere e gestire l’iperstimolazione sessuale e l’oggettificazione della persona? Perché l’intera industria mediatica sembra inondare indisturbata il mondo dei bambini e la società tutta con quel genere di materiale? Un libro che pone quesiti e tenta di elaborare risposte adeguate.
La sezione affronta i problemi relativi al rapporto tra etica ed economia nell'ambito della società contemporanea e avendo come riferimento la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.
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