Un volume che pone un interrogativo sull'opera più importante di Spinoza, l'Ethica: essendo stata pubblicata postuma dagli "amici" dell'autore, si può essere certi dell'integrale partenità del testo? Piero Di Vona si concentra su alcuni passaggi "anomali" dell'opera e si propone di sciogliere ogni ambiguità, attraverso un attento studio delle categorie filosofiche spinoziane.
L’Ethica, l’opera di Spinoza che così profondamente ha segnato il pensiero contemporaneo, fu pubblicata postuma da
i “suoi amici” proprio così come era stata lasciata per la stampa dallo stesso autore? Non è lecito chiedersi, una volta constatata la presenza di alcuni passaggi “anomali” nell’opera spinoziana, se gli stessi amici, dopo la scomparsa di Spinoza, siano intervenuti sul testo che il filosofo aveva apprestato? In altre parole, l’Ethica di Spinoza è a tutti gli effetti l’Ethica “di” Spinoza?
Questi gli interrogativi sui quali si concentra il volume di Di Vona, scrutando l’uso delle categorie di S
pinoza e sciogliendo le ambiguità mediante un’acuta analisi concettuale dei testi e un’indagine storico-filologica del pensiero spinoziano.
L'autore
PIETRO DI VONA (Buccino 1928) ha insegnato Storia della Filosofia nelle università di Pavia, Palermo, Salerno e Napoli. È uno degli studiosi più noti a livello internazionale del pensiero di Spinoza e delle dottrine dell’ontologia dell’età moderna.
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