Il manuale scritto nel 1877 da Pietro Soravia, Ispettore Forestale a Belluno, nato a Perarolo di Cadore nel 1822.
Pubblichiamo, in parte,la prefazione scritta dallo stesso Soravia al suo scritto
In una regione come la nostra, ove le molte e variatissime specie legnose costituiscono un cespite rilevante di rendita e dove fiorisce un commercio di legnami da costruzioni così edilizie come navali cospicuo, non tornerà inutile questo complesso di memorie ch'io affido alla pubblica sta
mpa.
Loro fine precipuo si è questo di far conoscere i redditi molteplici che ricavar si possono da ogni sorta di pianta legnosa in Provincia allignante, redditi pochissimo conosciuti ed in massima parte trascurati.
A tale scopo verrò enumerando tutto ciò che può venire utilizzato per ogni singola parte degli alberi, dei frutici e suffrutici legnosi che vegetano in questi monti, sia dai fusti che dalle radici, sia dalla corteccia, dai rami, dalle foglie, sia dalle gemme, dai fior
i, dai frutti, dai semi, dai succhi e dalle resine. Né tralascierò in questa mia enumerazione di accennare alle piccole industrie a quelle fonti di ricchezza, più proprie d'ogni altra alla natura e alle condizioni della nostra Provincia, avvegnachè da esse più che mai si possa in cotali contingenze commerciali ripromettersi dei vantaggi.
Ad ogni pianta ho premesso i diversi nomi che porta: botanici, italiani e vernacoli provinciali, accennando alle dimensioni da essa raggiunte, al massimo period
o di sviluppo e di vita, ai terreno, all'esposizione confacente, ali' elevatezza sul mare Adriatico ed al modo di propagazione che preferisce.
Oltre a quelle essenze, che o a bosco o sporadiche compariscono frequenti nelle varie località della Provincia Bellunese, ho creduto non inefficace lo aggiungerne taluna, che per la coltivazione accurata del giardiniere e del selvicoltore possa portare degli utili.
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