L'ipocondria è un crocevia teorico di straordinaria importanza per ripensare la natura sociale del soggetto, la sensorialità, l'inconscio non rimosso, e uno dei terreni d'indagine più fertili per interrogare l'enigmatica relazione tra il corpo e la mente.
L'ipocondria e il dubbio offre una visione tridimensionale di un argomento stranamento eluso nella letteratura psicoanalitica perché affronta questa sfida appassionante da prospettive diverse ma consonanti. Tutti gli autori, infatti, enfatizzano
la dimensione relazionale dell'ipocondria, e sul piano tecnico sottolineano quanto siano necessarie nella cura prudenza, delicatezza e pazienza.
Gli autori
Valeria Egidi Morpurgo, psicoterapeuta, psicoanalista, è membro ordinario della SPI e dell'IPA (International Psychoanalytic Association). Svolge la sua attività a Milano.
Per questi tipi ha curato, con E. Morpurgo, La solitudine. Forme di un sentimento (1995). Tra i lavori più recenti: "Ai confini dell'Io. Stati estatici ed empat
ia alla luce della psicoanalisi", in La mente e l'estasi, a cura di R. Conforti e G. Scalera McClintock (Salerno, 2010).
Giuseppe Civitarese, psichiatra, psicoanalista, dottore di ricerca in psichiatria e scienze relazionali, è membro ordinario SPI, IPA e APsaA (American Psychoanalytic Association). Vive e lavora Pavia. Tra le ultime pubblicazioni: L'intima stanza: teoria e tecnica del campo analitico (Roma 2008); La violenza delle emozioni. Bion e la psicoanalisi postbioniana (Milano, 2011).
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