Sono i mesi della «guerra fittizia», a cavallo fra il 1939 e il 1940. Guy e Harriet Pringle si sono sposati dopo un brevissimo fidanzamento e sono partiti per Bucarest, dove Guy lavora all’università.
Nella città balcanica, su cui incombe il pericolo dell’invasione tedesca, convivono la più povera popolazione locale e la ricca comunità straniera.
È in quest’ultima – composta in parte da conoscenti e colleghi del marito, come Clarence o il capo della legazione inglese, Lord Inchcape, e da personaggi
decadenti come il principe Yakimov, mezzo russo e mezzo irlandese, grande affabulatore e scroccone professionista – che Harriet si sforza senza successo di trovare il proprio posto. Il rapporto fra i novelli sposi entra in crisi, minato anche dalla presenza ingombrante di Sophie, una splendida ragazza rumena. Quando Guy decide di mettere in scena Troilo e Cressida di Shakespeare, «scritturando» come attori studenti e amici, il progetto appare alla moglie di un’ambizione insensata, ancor più nella precaria
situazione internazionale. Lo spettacolo sarà invece un successo, ma la rappresentazione coinciderà con la caduta di Parigi.
La grande occasione, ispirato a Olivia Manning dalla propria vicenda personale, è il primo romanzo della «Trilogia dei Balcani»,
definita da Anthony Burgess «il miglior libro di guerra mai scritto da un’inglese», dove però, e questa è la sua originalità, le vicende belliche vengono affrontate lontano dai campi di battaglia e da un punto di vista femminile. Se con Fiesta Hemingway
è diventato il cantore di una generazione di sopravvissuti, la Manning è qui la voce della generazione immediatamente successiva, una generazione di condannati.
L'autrice
Olivia Manning (1908-1980), considerata una delle principali scrittrici inglesi del Novecento, ha attraversato il secolo scorso da protagonista, riversando nei suoi romanzi la propria vita avventurosa. La sua opera principale è il ciclo Fortunes of War, di cui fanno parte la «Trilogia dei Balcani» – che sarà pubblicata interamente da Dal
ai editore e di cui La grande occasione costituisce il primo volume – e la «Trilogia del Levante».
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