Il filo rosso che attraversa le pagine del volume è l'osservazione del modo di rapportarsi alle donne da parte di Gesù, così come viene trasmesso dai Vangeli e dagli scritti paolini. La conclusione a cui lo studio perviene è la seguente: Gesù ha trattato le donne da discepole.
Nulla di più, nulla di meno: discepole come i discepoli.
Egli ha quindi posto le premesse per la pari dignità tra i discepoli di entrambi i sessi. Una spia luminosa è la sua maniera d'interpretare la Torah di Mosè a favore della do
nna ogni volta che se ne presentava l'occasione. I criteri del Maestro furono recepiti nelle comunità originarie dei suoi discepoli, talora con fatica e non sempre in maniera uniforme.
Tuttavia, sotto l'azione dello Spirito Santo, furono applicati e trasmessi agli scritti del Nuovo Testamento: anche Paolo, infatti, si sforzò di imitare lo stile di Gesù.
L'esame dei testi del Nuovo Testamento spinge così alla riscoperta del Vangelo a favore della donna, perché, con la propria parola e i propri gesti, Gesù
scavalca le barriere che l'ebraismo del tempo poneva tra le donne e il sacro, annunciando di fatto una nuova antropologia religiosa.
Sommario
1. Gesù innovatore.
2. Donne profetesse.
3. Donne discepole e donne seguaci di Gesù.
4. La diaconia delle donne.
5. La risurrezione di Gesù: elemento irrompente per il vangelo delle donne.
6. Donne testimoni e apostoli secondo Luca.
7. Donne testimoni e apostoli secondo Giovanni.
8. Maria la Maddalena.
9. Paolo imita Gesù il Cristo.
Conclusione.
Note sull'autrice
MARIA-LUISA RIGATO, nata nel 1934 a Breslau, ha conseguito la licenza in teologia biblica alla Pontificia Università S. Tommaso, la licenza in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico, il dottorato di ricerca in teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana con il volume Il Titolo della Croce di Gesù.
|