MILTON JHONUccidere il tirannoRaffaello Cortina Editore | |
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Difesa del dissenso, controllo da parte dei cittadini del loro governo e del loro parlamento, natura del contratto sociale. Non c’è nessun “unto del Signore” e si ha sempre il diritto di resistere a qualsiasi forma di sovranità. A secoli di distanza, la voce di Milton ribadisce: le tirannidi ci saranno sempre ma per il tiranno nessuna pietà. Quando, nel 1649, l’esecuzione di Carlo I d’Inghilterra apre la fase più drammatica della Guerra Civile, nel pugno di coraggiosi che difendono l’operato di Cromwell e degli altri regicidi spicca la parola infuocata del grande John Milton, che teorizza che il popolo non rinuncia mai al proprio potere ma al più lo delega ai suoi rappresentanti e può sempre revocarlo se questi “si comportano male”. John Milton (1608-1674), scrittore e poeta inglese, è universalmente noto come autore del poema epico Paradiso perduto. Con questo scritto contro il potere assoluto, e con altri come l’Areopagitica, il poeta assunse anche il ruolo di campione della libertà. La collana: I fili
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Data ultimo aggiornamento: Domenica 27 marzo 2011