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DE SANCTIS FRANCESCO

Passigli Editori

Tornato nelle sue terre d’origine dopo più di quarant’anni in occasione delle elezioni del 1875, Francesco De Sanctis, grandissimo critico letterario e grandissimo ministro della Pubblica Istruzione, scrisse questo straordinario, puntuale documento sulle condizioni di vita della società meridionale dell’epoca, il mondo dei proprietari terrieri, dei borghesi galantuomini, delle masse contadine, delle alleanze e degli intrighi di un periodo della politica italiana noto appunto come il periodo del trasformismo . 

Ma quella della letteratura di memoria o di descrizione pittoresca non è certo l’unica chiave di lettura possibile di questo testo: come ricorda Denis Mack Smith nella sua ampia prefazione, «De Sanctis si occupò della realtà politica e sociale non meno che di letteratura, e la sua penetrante diagnosi degli anni attorno al 1870 è ancor oggi di notevole interesse e utilità pratica». 
La lettura del Viaggio elettorale e la meditazione che Mack Smith ci offre sulla figura di un intellettuale che, come De Sanctis, si scontra con la realtà politica, divengono un’occasione unica di conoscenza di un’Italia che è molto più attuale di quanto il calendario indichi, e di una realtà elettorale quella dei collegi uninominali nell’epoca del suffragio ristretto che rivela sorprendenti punti di contatto con l’attuale politica dopo il declino dei partiti.

La collana: Le occasioni

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