Don Gerardo è un nobile calabrese che, come non molti suoi pari, è deluso dalla dinastia borbonica e aperto a nuovi orizzonti unitari. Certo, non ha la cultura e l’ampiezza del principe Salina, e d’altra parte la Calabria non è la Sicilia, ma una terra ancora più dura, più isolata.
Contadini affamati e nobiltà terriera altrettanto in difficoltà si contendono le magre risorse di una terra arida, di un sistema sociale arcaico e di una cultura di brigantaggio.
Attraverso le conversazioni e le vicende del
protagonista, dei suoi numerosi parenti e amici dello stesso ceto sociale e di un popolo di affamati contadini, ciascuno con le proprie esigenze e livello culturale, Giovanna Motta riesce a ricostruire con profondità e al tempo stesso con leggerezza narrativa un sistema sociale e un momento storico.
Così come ne Il mercante di panni, pubblicato l’anno scorso nella stessa collana di narrativa della Passigli Editori, Giovanna Motta, ordinaria di Storia Economica e Sociale all’Università La Sapienza di Rom
a, si conferma scrittrice in grado di coniugare piacevolmente la storia sociale e politica con la letteratura.
L'autrice:
Giovanna Motta è professore ordinario di Storia Economica e Sociale all'Università La Sapienza di Roma.
Si è occupata dei processi di trasformazione della società europea in età moderna, con particolare attenzione all'area mediterranea. Dell'autrice la Passigli Editori ha già pubblicato Il mercante di panni
( 2009).
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