Come far sì che la debolezza dell'uomo diventi veramente la sua forza?
Alla luce dell'antropologia cristiana e della psicologia del profondo, la fragilità personale non è un ostacolo per la crescita della persona e per la sua maturazione psichica e spirituale, bensì può diventare uno spazio privilegiato sul quale lavorare nella direzione di un'integrazione personale, che permetta all'individuo di vivere con maggiore libertà la propria vita e la propria fede.
Il volume coniuga la riflessione ps
icologica sull'individuo, e in particolare sulla sua dimensione di limite, con una proposta di tipo spirituale, che fa perno sul principio fondamentale della fede cristiana: il mistero dell'incarnazione.
Sviluppa quindi un percorso per approfondire l'esperienza di Dio, che passa necessariamente attraverso le dinamiche psichiche della persona. Le strutture e i processi psichici propri della psicologia del profondo vengono tradotti in termini di cammino verso un incontro più autentico con Dio, in
vista di una maggiore libertà personale.
Sommario
Introduzione.
Parte prima. IL CONTESTO PSICO-SOCIO-CULTURALE.
1. Dall'autorealizzazione alla società narcisista.
Parte seconda. ACCOGLIENZA, RESPONSABILITÀ, CHIAMATA.
1. Riconoscere e accogliere la propria debolezza.
2. Responsabili di fronte alla debolezza dell'altro.
3. La chiamata: l'autotrascendenza teocentrica nell'amore.
Conclusione.
Bibliografia.
Note sull'autore
LUCA GARBIN ETTO, religioso della Pia Società San Gaetano, nato a Thiene (VI), si è licenziato in psicologia alla Pontificia Università Gregoriana e ha conseguito il dottorato in teologia pastorale presso la Pontificia Università Lateranense.
Collana di Psicologia e formazione diretta da Amedeo Cencini e A.Manenti
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