È possibile che il Dio raccontato agli uomini da Gesù sia diventato oggi «sconosciuto» agli stessi credenti, oltre che a quelli che si ritengono non credenti?
Cosa succede se questo Dio diviene, per tutti, poco più che un semplice affare di Chiesa?
E la stessa Chiesa, al mistero di quale Dio si pone a servizio?
Per parlare di Gesù a credenti e non, atei e agnostici, l’autore sceglie un leitmotiv intrigante, vale a dire la presentazione del Figlio come uomo «infinitamente contento di s
tare al mondo».
Gesù rivela un Dio desideroso di servire l’umano e un uomo bisognoso degli occhi di Dio per non smarrirsi nei sentieri dell’esistenza.
La grande scoperta è che il cristianesimo non vuole imbrigliare e mortificare l’energia vitale dell’uomo, non si lascia rinchiudere in un passato remoto da replicare, non illude nessuno con promesse di benessere a buon mercato, ma invita l’uomo a conquistare il mondo senza perdere l’anima.
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