Classico della letteratura teologica contemporanea, l'opera, uscita in due volumi nel 1930 e 1936, è una ricerca che si propone di individuare il «motivo di fondo» di tutto il cristianesimo e lo coglie nell'agape neotestamentaria. Secondo Nygren l'agape è infatti il libero, assoluto, immotivato amore di Dio per l'uomo che non cerca i giusti, ma i peccatori, fino a sacrificare per essi il suo Figlio, Gesù. E la risposta dell'uomo a Dio non è l'amore dell'uomo per Dio, ma l'amore egualmente disinteressato
per il prossimo. Di questo tema Nygren cerca di seguire la storia lungo la vicenda cristiana, in quella che gli appare la difficile dialettica con un amore tutto diverso, ascensionale, dell'uomo verso Dio e verso la divinizzazione dell'uomo, l'eros, come è stato inteso nella grecità, da Platone ai platonici tardivi.
Eros e agape: motivi antitetici della vicenda di fondo del cristianesimo, nei quali confluiscono i vari tentativi di sintesi fra i due, fra cui primeggia quella della caritas di Ago
stino e dei medievali. Si tratta di tentativi ritenuti tuttavia non accettabili da Nygren, in quanto eros e agape non sono per lui conciliabili né riducibili a sintesi. Soltanto con Lutero, che dissolve le contraddizioni della caritas agostiniana, egli ritrova la riaffermazione vigorosa dell'agape neotestamentaria.
Nel suo radicale dualismo di eros e agape, il volume ripropone perentoriamente il problema della natura cristiana dell'amore.
Note sull'autore
ANDERS NYGREN (1890
-1974) è uno dei maggiori rappresentanti della teologia luterana svedese. Formatosi come filosofo della religione, si è interessato di teologia sistematica applicata all'indagine storica dei «motivi di fondo» del cristianesimo.
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