Iniziamo a ripubblicare le opere di Pierre Teilhard de Chardin a partire da un lavoro molto sintetico del 1949, Il posto dell’Uomo nella Natura. Si tratta, appunto, di una sintesi del pensatore francese che traccia il cammino evolutivo con efficacia ancora oggi straordinaria.
Il lavoro inizia chiarendo il posto e il significato della Vita nell’Universo; segue lo sviluppo della Biosfera, in essa appare l’uomo con l’espandersi della Riflessione e si forma così la Noosfera.
Come la fisica tende
a vedere una sorta di avvenimento atomico primitivo, la biologia, «estrapolata all’estremo (e questa volta in avanti), ci conduce a un’ipotesi analoga: quella di un Punto Focale universale (che ho chiamato Omega) non più di esteriorizzazione e di espansione fisiche, ma di interiorizzazione psichica – nel quale la Noosfera terrestre in via di concentrazione (attraverso la complessificazione) sembra destinata a finire tra qualche milione di anni.
Spettacolo notevole, certo, quello di un Universo fusiforme
, chiuso alle due estremità (all’indietro e in avanti) da due sommità d’inversa natura».
Questo volume, gioiello di storia paleontologica, ci apre orizzonti che dialogano necessariamente, oltre che con la biologia, con le scienze umane e la filosofia.
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